Di Niccolò Galeotti su Giovedì, 09 Febbraio 2023
Categoria: Area Tecnica

Quasi incidenti: cosa sono e perchè è importante studiarli

Con la terminologia"quasi incidenti", dall'inglese "nearmiss", sono indicati quegli incidenti tali da non comportare direttamente delle lesioni, ma con il potenziale di provocarne. In particolare, come illustrato nel presente articolo (tratto dal sito Sicurauto.it), lo studio di tali eventi consente di ottenere preziose indicazioni per migliorare la valutazione e la gestione dei rischi.

Con il termine "near miss" viene indicato l'incidente che non produce lesione, malattia professionale o morte, ma che ha il potenziale per farlo (e quindi può essere considerato come mancato infortunio). In particolare, si stima che ogni 300 infortuni mancati avviene un infortunio vero e proprio che porta con sé conseguenze più o meno gravi. Lo studio degli infortuni mancati, perciò, può essere una fonte preziosa di indicazioni sui fattori di rischio inerenti a una particolare mansione o ad un processo produttivo (ovvero, sugli elementi da considerare per migliorare la valutazione e la gestione dei rischi).

A tal proposito, come riportato nell'articolo, una società tecnologica americana ha condotto un esperimento coinvolgendo 25 studenti per 18 settimane in cui è stato possibile studiarne il comportamento alla guida. Dopo aver installato sulle loro auto un apparecchio composto da una telecamera e dotato di accelerometri e memoria per la registrazione, sono stati acquisiti dati relativi ad un intervallo temporale di 9 settimane. Al temine di tale periodo sono stati mostrati loro i filmati per valutarne la condotta di guida. In particolare, i filmati delle prime 9 settimane mostravano scene di passaggi con il semaforo rosso, altri che si guardavano attorno distrattamente rischiando investimenti e tamponamenti, altri ancora intenti nell'utilizzo del telefono.

Successivamente, dopo aver fatto visionare i filmati ai partecipanti, è stato chiesto agli stessi di continuare la guida per altre 9 settimane. A seguito di ciò sono stati osservati comportamenti alla guida molto più prudenti, avendo ridotto le condotte a rischio di oltre il 76%.


Di seguito è riportato il link dell'articolo completo, tratto dal sito Sicurauto.it

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